Il nostro spettacolo si apre con l’ingresso di due ragazzi, i cugini Moira e Paul, che stanno entrando di nascosto a casa del Signor James, un vecchio burbero e incattivito che sequestra tutti i giocatoli che per sbaglio i bambini lanciano nel suo giardino. Moira e Paul infatti sono alla ricerca della palla del loro amico Tommy, quando ecco entrare il Signor James che li scopre, minacciando di chiamare le guardie. Moira riesce a farsi lasciare del tempo per trovare l’oggetto smarrito, così cercando nel baule della stanza trovano una sagoma di un’ombra che ricorda quella del famoso Peter Pan, infatti poco dopo ecco apparire il libro delle avventure all’Isolachenonc’è, ma il signor James non ne vuole sapere, fa per cacciarli, venendo preso da un attaccato di tosse. Moira supplica Paul di restare a fare compagnia a quel vecchietto tanto solo, magari proprio leggendo assieme il libro. Così i tre, dapprima con qualche difficoltà, poi sempre più divertiti, evocano le vicende degli Sperduti, Wendy e di Capitan Uncino. Il signor James par prendere sempre più confidenza coi ragazzi, tanto che si lascerà andare ai ricordi della sua infanzia, in cui i genitori lo avevano abbandonato. Terminato il racconto, i ragazzi devono tornare a casa, stavolta è il signor James a trattenerli, uscendo dalla stanza per recuperare una sorpresa per loro. Paul allora rivela a Moira i suoi dubbi: e se il signor James fosse in realtà proprio Peter Pan? Quando il vecchio rientra con un costume che ricorda proprio quello di Peter e che gli calza a pennello, i due non posso far altro che rivelargli la loro ipotesi, ma il signor James reagisce in modo inaspettato: ci ride su e li ringrazia del pomeriggio passato assieme, invitandoli a tornare il giorno seguente. Moira e Paul felici accettano e salutano. Appena usciti, colpo di scena: ecco il Signor James rivolgersi a Campanellino e dichiarare di aver finalmente recuperato la memoria. E’ lui Peter Pan e vuole, dopo tanto tempo, ritrovare Wendy. Questa particolare versione della storia vedrà i tre attori coinvolti in un’infinità di giochi che partono sempre dall’utilizzo creativo degli oggetti della stanza che man mano assumeranno valenze magiche e fantastiche, poiché riteniamo importante sottolineare la matrice ludica del teatro in cui, grazie all’immaginazione, ogni cosa è possibile, come dice lo stesso Peter creando vivande e leccornie semplicemente immaginandole. E’ importante dare uno stimolo agli spettatori piccoli e grandi nel riflettere sulla bellezza della fantasia che, in questi tempi, è fin troppo a servizio di un immaginario solo cinematografico. Chicca del progetto: l’intera colonna sonora è suonata live dagli attori e si basa su cover riarrangiate e riscritte dei Beatles. Abbiamo scelto questa storica band poiché ci interessava creare un ponte immaginario tra il mondo “reale” in cui si trova a vivere il Signor James (avvolto da colori scuri, tipici dei primi anni del Novecento, in cui l’opera è scritta e ambientata) e quello psichedelico anni ’70 adatto ad un mondo più fantastico, come l’Isolachenonc’è. Lo spettacolo presenta forti legami con i ritmi della Commedia dell’Arte e quindi su un impianto fortemente musicale, alternando momenti di divertimento e poesia, con l’obiettivo di attrarre l’attenzione e il cuore sia dei piccoli che dei grandi.