La Fondazione Famiglia Sarzi si costituisce nel 1996 a Bagnolo in Piano (RE) per volontà di Otello Sarzi.
La Fondazione ha la finalità della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico della Famiglia Sarzi, teatranti e burattinai da generazioni, nonché la promozione dei valori culturali ed artistici espressi durante la loro lunga attività professionale. Il 21 Giugno 2019 ha inaugurato il nuovo percorso museale “La casa dei burattini di Otello Sarzi” che illustra la storia, l’attività e il pensiero di questa famiglia di teatranti che con Otello Sarzi e la sorella Gigliola, è divenuta protagonista del teatro di figura nazionale e internazionale.

Otello Sarzi è stato un artista formidabile e un grande sperimentatore. Avviato sin dall’infanzia al teatro dal nonno Antonio e dal papà Francesco, fu giovane aiutante nella compagnia itinerante di famiglia, per la quale vide passare personaggi alle prime armi, poi divenuti celebri: tra gli altri, un giovane Federico Fellini che, prima di partire per Roma e darsi al cinema, sosteneva nella compagnia il ruolo di attor giovane.
Nel novembre del 1951 a Novara, per rallegrare un gruppo di bambini sfollati a causa dell’alluvione del Polesine, Otello tirò fuori i vecchi burattini e improvvisò uno spettacolo. Egli raccontò che solo in quel momento si rese davvero conto per la prima volta dell’importanza di questo tipo di teatro, in grado di comunicare alla gente in maniera semplice e arguta. Inoltre, Otello iniziò proprio a Novara la collaborazione con Gianni Rodari, costruendo maschere per i bambini protagonisti dei personaggi di Cipollino, Atomino e altri che Rodari aveva inventato. Da quel momento Otello si dedicò in maniera esclusiva al teatro dei burattini, rinnovando completamente il repertorio tradizionale del nonno, drammatizzando autori del calibro di Alfred Jarry, Samuel Beckett e Bertolt Brecht e realizzando figure anche di grandissime dimensioni con tecniche innovative (magistrale l’impiego del lattice, idoneo a conferire espressività ai personaggi ed elasticità di movimento).
Nel 1957 fondò a Roma il  “Teatro Stabile di Burattini e Marionette”.

Otello si trasferì a Reggio Emilia nel 1969 con alcuni componenti della compagnia (il figlio Mauro Sarzi, Mariano Dolci, Luigi Bagnaschino e Anna Chiara Gomez), trovando favore sia nel pubblico che nell’Amministrazione Comunale, che gli offrì spazi di lavoro e la possibilità di una segreteria presso il Teatro Municipale.

Nello stesso anno, a Reggio Emila, Otello Sarzi e i collaboratori del suo T.S.B (Teatro Sperimentale dei Burattini) inizieranno il lavoro nelle Scuole dell’infanzia con Gianni Rodari, Loris Malaguzzi e le insegnati, collaborando all’inizio del progetto di una nuova pedagogia per l’infanzia.
Dagli anni Settanta fino alla sua scomparsa nell’autunno del 2001 Otello, con l’aiuto di artisti e collaboratori, si è impegnato nella realizzazione di burattini e spettacoli straordinari, lasciando ai posteri un gran numero di progetti visionari, che grazie alla Fondazione Famiglia Sarzi, ha la possibilità di realizzare nuove felici prospettive per il teatro, per l’arte e, di conseguenza, per le future generazioni e promuovere e continuare l’opera culturale ed educativa del suo fondatore.